Giurisprudenza Arbitrale - Rivista di dottrina e giurisprudenzaISSN 2499-8745
G. Giappichelli Editore

Appello Salerno, 5 aprile 2017


      Appello Salerno, 5 aprile 2017–De Filippis presidente ed estensore – Esselibri s.p.a. (avv. Abbate) – S.F.A. s.r.l. (avv. Torre) ll giudizio di impugnazione arbitrale si compone di due fasi, la prima rescindente, finalizzata all'accertamento di eventuali nullità del lodo e che si conclude con l'annullamento del medesimo, la seconda rescissoria, che fa seguito all'annullamento e nel corso della quale il giudice ordinario procede alla ricostruzione del fatto sulla base delle prove dedotte. Ove la prima fase si concluda negativamente, nel senso che all’esito di essa non venga affermata la nullità del lodo, resta precluso, per la Corte, il passaggio alla fase successiva. In caso di clausola arbitrale apposta su modulo prestampato, ciò che rileva non è l’uso di uno stampato, ma il rispetto delle forme previste per l’approvazione della clausola arbitrale. La parte che ha apposto la propria firma, più volte e con le dovute evidenziazioni in ordine ad essa, non può parlare di non trasparenza o comunque invocare la propria non conoscenza di ciò che ha firmato.  Non può essere utilmente considerata come motivo di impugnazione la ritenuta non imparzialità dell’arbitro, in quanto la stessa deve essere fatta valere con il rimedio specifico di cui all’art. 815 c.p.c.