Giurisprudenza Arbitrale - Rivista di dottrina e giurisprudenzaISSN 2499-8745
G. Giappichelli Editore

Giurisprudenza in breve (di Riccardo Russo – Giulia Garesio)


Tribunale Venezia, 4 gennaio 2023 D., C., L., S. (avv. Tizio) – R. (avv. Caio) – L. (avv. Sempronio) – Fallimento M. s.r.l. Il diritto dell’arbitro a ricevere il pagamento del compenso sorge per il solo fatto di aver espletato l’incarico, con la conseguenza che tale diritto non viene meno nel caso in cui il Giudice abbia pronunciato la nullità del lodo. (1)   Cassazione, 24 gennaio 2023, n. 2164 (Bisogni, presidente; Crolla, relatore) – R. (avv. Amoroso) – B. (avv.ti Zini, Sorrentino) Nel silenzio dell’atto costitutivo di una società di persone, la clausola che preveda l’arbi­trabilità delle controversie societarie non vincola gli eredi del socio allorché costoro convengano in giudizio la società al fine di ottenere la liquidazione della quota del socio defunto. (2)   Cassazione, S.U., 23 febbraio 2023, n. 5694 (D’Ascola, presidente; Ferro, relatore) – A. (avv.ti Russo et alii) – B. (avv.ti Meliti, Sovieni) L’apertura della liquidazione coatta amministrativa nei confronti di una parte di un contratto di appalto rende improcedibile il giudizio arbitrale promosso sulla base della clausola compromissoria accessoria all’appalto, in considerazione del carattere esclusivo dell’accertamento dello stato passivo nella sede concorsuale. (3)   Cassazione, 2 marzo 2023, n. 6221 (Di Marzio, presidente; Fidanzia, relatore) – B. (avv. Rasile) – G. s.r.l. (avv. Chiarelli) La controversia insorta tra l’ex amministratore di una s.r.l. e la società è assoggettata alla clausola compromissoria ancorché essa sia stata espunta dallo statuto successivamente alla cessazione dell’amministratore dalla carica, ove non sia intervenuto un accordo tra le parti volto a rendere priva di effetti la clausola. (4)   Cassazione (ord.), 5 aprile 2023, n. 9434 (Genovese, presidente; Campese, relatore) – S.S. s.r.l. in liquidazione (avv.ti Boscaini, Lombardi) – B.B. (avv.ti Ricci, Peruzzi, Regazzon) La clausola compromissoria contenuta nell’atto costitutivo o nello statuto della società è destinata a rimanere inoperante soltanto per le controversie in cui, per effetto della prospettazione concretamente offerta dalle parti, si discuta della violazione di norme inderogabili, poste a tutela dell’interesse collettivo dei soci o dei terzi estranei alla società. (5) L’impugnazione di delibere societarie concernenti operazioni di aumento o riduzione del capitale sociale è compromettibile in arbitri allorquando, in ragione della prospettazione offerta dalle parti, la corrispondente controversia non investa, in modo diretto e non semplicemente mediato, interessi protetti da norme inderogabili – siano essi dei soci, della società o di terzi ad essa estranei – la cui violazione determina una reazione [continua..]